Sono nata nel sud d’Italia e più precisamente in Campania, in una famiglia di agricoltori molto poveri. A due anni mia madre é morta, mio padre si é risposato ed io sono cresciuta con una zia. Le relazioni familiari in quel periodo erano tese e difficili e la mia infanzia é stata dolorosa.

In questa situazione di solitudine affettiva ho cominciato a vivere una amicizia sincera con Dio. Non avevo nessuna formazione religiosa ma Dio era per me una presenza su cui potevo contare. Gli raccontavo le mie pene, le mie difficoltà e le mie gioie.

Poi con l’adolescenza e gli studi ho vissuto un periodo in cui questa religiosità infantile si é assopita, ma verso la fine del liceo ho ritrovato questa presenza di Dio nella mia vita. Una piccola voce interiore si é fatta sentire nel mio cuore : « Cosa vuoi fare della tua vita ? » Avevo un desiderio profondo di vivere la mia vita al servizio di questo Dio che non mi aveva mai abbandonata. Ma nello stesso tempo sentivo l’attrazione del matrimonio, il desiderio di creare una famiglia, di avere dei figli. Ho molto esitato e pregato. Mi é mancato soprattutto un accompagnamento che mi aiutasse a discernere, per fare la buona scelta.

Poi poco a poco mi é sembrato chiaro che la chiamata del Signore incontrava il desiderio più profondo del mio cuore. Ma ho dovuto affrontare l’ostilità della mia famiglia che non era d’accordo con la mia scelta. E poi : che congregazione religiosa scegliere ? Non avevo nessuna conoscenza delle suore né della diversità della loro missione. Ma ho deciso di tentare l’avventura. Ho lasciato tutto e sono partita con le prime suore che ho incontrato. Avevo 20 anni.

E cosi’, senza troppo riflettere, mi sono ritrovata in Svizzera in una grande congregazione che aveva molte opere e attività. Là ho dovuto imparare il tedesco, seguire una formazione religiosa di base, e in seguito una formazione teologica, biblica e una iniziazione alla vita religiosa. Ho scoperto la bellezza e la ricchezza di questo paese che all’inizio mi ha affascinato, perché nella mia infanzia il mio sogno era quello di uscire dalla povertà e diventare ricca.

Ma poco a poco ho scoperto che questo paese stupendo aveva delle fragilità: il razzismo che non conoscevo fino a quel momento, mi ha scosso. Gli stranieri non erano i benvenuti e , in questo periodo, le iniziative contro di loro si susseguivano. Una buona parte di questi stranieri  provenivano dall’Italia del Sud. Ed io mi sentivo straniera con loro, profondamente triste anche se personalmente non sono stata mai rifiutata.

Poi ho continuato gli studi all’Università Cattolica di Milano dove mi sono laureata in lettere moderne. E qui ho fatto l’esperienza che il razzismo esisteva anche nel mio proprio paese. Anche qui la gente del sud era disprezzata. I « terroni » non erano i benvenuti. Io ero una di loro e mi sono sentita ferita nella mia  identita di persona del sud.

Poco a poco ho sentito di nuovo la piccola voce interiore nel mio cuore : «  Ma tu, Vincenza, da che parte vuoi stare ? Tu che sognavi di essere ricca, con chi vuoi condividere la tua vita ?  Con i ricchi che possono sentirsi superiori e disprezzare gli altri o con i poveri, gli esclusi di tutti i paesi del mondo ? »

Questo interrogativo mi ha scosso profondamente. A 35 anni mi era proposta una nuova conversione che mi spingeva verso una nuova avventura.
Ancora una volta ho lasciato tutto, non senza difficoltà, e sono ripartita da zero fidandomi del Signore.
Charles de Foucauld é diventato la mia guida nella scoperta di Gesù di Nazaret, lui, il Figlio di Dio,  che aveva lavato i piedi dei suoi discepoli e che aveva condiviso per amore la sorte degli ultimi.

E la piccola voce interiore si é fatta sentire di nuovo :« Se vuoi seguirmi…vieni…»
E ho risposto con un « si » senza condizioni, impegnandomi con le Piccole Sorelle de Vangelo. E qui ho trovato la pace del cuore nel dono di me stessa al Signore e nella condivisione della vita dei poveri affinché regni tra le persone e i popoli, al di là di tutte le possibili divisioni e rivalità, l’unità nel suo amore.

                                                                                                                                 Piccola sorella Vincenza