Aver conosciuto un gruppo di suore che indossava abiti “normali” e che occupava un’abitazione con un arredamento semplice ed essenziale; aver incontrato giovani donne accoglienti e sorridenti in ogni momento del giorno, fu per noi destabilizzante perché avevamo  i nostri preconcetti sulle suore: donne generose al servizio della Chiesa e della comunità, ma confinate nei loro Istituti, con rigide regole da rispettare e non contestabili da altri!

 Abbiamo sperimentato l’altra faccia della Chiesa a cui non eravamo abituate:
una Chiesa che percorreva le strade del quartiere, che incontrava le persone, le più derelitte della società, nelle proprie case ma che dava l’opportunità di varcare la soglia della loro comunità ;
una Chiesa che pregava con non molte parole ma con grande intimità.

Non c’era parte della giornata in cui non ci si potesse presentare : sempre disponibili all’ascolto! Le circondava una rete di relazioni tessuta in modo fitto, ma nessuno era uno sconosciuto o anonimo!
Certo abitare in una casa a piano terra, in una zona ad alta densità di popolazione, favoriva molto quella continua interferenza nella quotidianità delle sorelle!!

 Dopo molti ma molti anni ci siamo rese conto che il nostro recarci lì, in qualsiasi ora, avrebbe potuto essere inopportuno. Giuriamo: il loro calore non ce lo faceva affatto prendere in considerazione!

Un’altra cosa strana: la convivenza tra donne molto spesso straniere che arrivavano e partivano in continuazione, da tutte le parti del mondo. Che fascinazione, in tempi senza internet!!!
Quando ti legavi a qualcuna, perché si sa l’empatia scatta anche nei confronti delle suore, andavano via, per altre destinazioni, irritanti perché rischiavi di non vederle più!!!

Siamo state prese per mano durante un periodo della nostra vita di giovani-adulte, in cui abbiamo conosciuto guide vere, concrete, stimolanti da un punto di vista sia della fede sia dell’orientamento socio-politico ( non certamente propagandato dalle nostre sorelle).

La gente del quartiere, la città di Foggia ha ricevuto tanto dalla loro testimonianza. Noi le “amavamo”!!
Non capiamo bene perché a poco a poco quella fiamma si sia affievolita e poi spenta, a Foggia, con la chiusura della comunità.

I legami affettivi instaurati però, mai recisi, sono rimasti autentici. 
Non potranno certo dissolverli le distanze “regionali” o “continentali”.

Grazie per la vostra amicizia e per il vostro “tempo”.

Eva ed Isa